Immagini, le origini: la xilografia, ossia lo scrivere sul legno

Eduard Paulus, Tavola dei Palatini

Eduard Paulus, Tavola dei Palatini

Nella mostra ‘il Tempio di Hera fra passato e presente’ sono rappresentati 150 anni di storia attraverso le immagini. Non si poteva pertanto dimenticare la funzione delle xilografie nella storia, antagoniste delle fotografia.

Nella mostra è presente, infatti, una xilografia originale tratta dal testo: Italien, eine Wanderung von den Alpen bis zum Aetna, in Schilderungen von Karl Stieler, Eduard Paulus, Woldemar Kaden, Stuttgart, J. Engelhorn, 1876. Essa raffigura la Tavola de’ Palatini.

La Tecnica

Procedimento di stampa in rilievo (non in piano come la litografia o in cavo come l’incisione a bulino) che si avvale in genere, come matrice, di una tavoletta di legno duro (pero, ciliegio, ecc.). Sulla tavoletta si riporta o si esegue direttamente il disegno, per lo più a matita e ripassato poi a inchiostro. Le linee del disegno rimangono intatte e il lavoro d’intaglio riguarda i contorni che le delimitano dall’uno e dall’altro lato e tutta la superficie restante. Per l’intaglio lungo i contorni del disegno si avvale di coltellini affilatissimi a punta viva e a lama corta, mentre per asportare il legno nelle parti che dovranno risultare bianche si usano sgorbie di varia grandezza. L’inchiostratura avviene mediante matrice servendosi di un tampone o di un rullo. Le parti a rilievo risulteranno nere. All’intaglio molto profondo corrisponderà il bianco. A scavi meno profondi corrisponderanno diverse tonalità tra il bianco e il nero. La stampa ottenuta mediante sovrapposizione e pressione di un foglio di carta sulla matrice inchiostrata, può essere eseguita manualmente oppure con una pressa meccanica. La durata delle matrici lignee è breve, ma può essere aumentata imbevendole sul rovescio di olio cotto e conservandole in un luogo asciutto.

Per le xilografie a colori, come quelle che vedrete nel video, vi sono due metodologie: 1) tante matrici quanti sono i colori desiderati vengono incise separatamente inchiostrate con inchiostri di vari colori e poi stampate l’una dopo l’altra sul medesimo foglio; 2) una medesima matrice viene usata per tutti i colori desiderati stampando dapprima le tonalità ottenute e stampando, infine, le tonalità più scure.

La xilografia, il cui procedimento deriva dalla stampa dei tessuti con matrici lignee, fu il primo metodo per ottenere stampe, antesignano della fotografia, sviluppatosi in Europa: i primi esemplari sono della fine del sec. XIV.

Descrizione dell’opera.

L’opera raffigura il Tempio di Hera che svetta, isolato, su una collinetta. Il paesaggio è roccioso, caratterizzato da una folta vegetazione. L’unica forma di vita sono due volatili in primo piano, leggermente decentrati sulla sinistra di cui quello a destra e raffigurato nell’atto di spiccare il volo. Sullo sfondo le acque placide di un lago, più verosimilmente un fiume, sicuramente il Bradano. Il cielo è coperto da nubi.

La xilografia si colloca nel periodo idealista durante il quale ai disegnatori veniva affidato il compito di rappresentare un luogo, solitamente evocativo e ricco di storia. La scena poteva caricarsi, quindi, di elementi che non avevano corrispondenza con la realtà, secondo la fantasia dell’autore, al fine di rendere più poetico e suggestivo il luogo da rappresentare.

(Katya Madio 2014)

Lascia un commento