Volti: occhi/voci della mia terra/sulla mia terra.

ph. Francesca Zito, Tre CancelliAll’origine di ogni storia c’è un’immagine. Un profondo rapporto lega ciò che viene raccontato dalle parole a ciò che è immaginabile attraverso un fotogramma. L’innato tentativo di passare attraverso la discontinuità delle immagini, il continum della realtà, non può non disgiungersi dal fatto che per comprenderne il significato reale si debba ripartire proprio dalla visione che ognuno di noi porta con sé nel rapportarsi al mondo e alla vita. Al centro della vita di Francesca Zito, infatti, c’è sempre l’uomo con le sue fragilità, le sue manchevolezze, le sue incongruenze. Osservato da infiniti punti di vista, indagato in tutti i modi possibili ed immaginabili, esso viene da lei declinato in molteplici istantanee. “La prima cosa che emerge dalla visione delle mie foto, dice Francesca, è la non continuità. Esse, infatti, sembrano essere state scattate da persone diverse e questo, rispecchia un aspetto fondamentale della mia personalità: sono dubbiosa e contraddittoria fino all’inverosimile. Ho poche certezze, tutt’al più probabilità. Ho imparato, col tempo, a non dar nulla per scontato e a cercare di superare le mie numerose barriere mentali. A volte ci riesco, a volte no.” Continua a leggere

Il Tempio di Hera: le location

Il servizio RAI a cura di Rocco Brancati

Portare l’arte contemporanea nei luoghi del classico, far emergere quanto il Tempio di Hera sia importante per noi lucani e quanto sia entrato prepotentemente nelle tappe fondamentali di vita individuale e collettiva: matrimoni, gite scolastiche, passaggi di importanti manifestazioni sportive come la fiaccola olimpica, presidi di lotta e di vertenza, etc., ed evidenziare il passaggio di popoli diversi in questo luogo che continua ad essere porta del Mediterraneo (esempio evidente sono i nostri artisti non lucani, la Tarantino e Marchese) ha permesso alle pietre di raccontare una storia che mi auguro possa non terminare mai ma che scorre continua e inesorabile come le acque del fiume Bradano che costeggiano il tempio.

Panta Rei, tutto scorre, ma in maniera dinamica, amalgamandosi, augurandomi che questo mostra embrionale formata da 12 immagini, 3 video e 5 artisti possa superare i confini locali ed essere conosciuta in tutta la Regione. Ecco il perché, anche se con enorme fatica di mezzi e di risorse ho voluto che la mostra toccasse diverse location, diverse non solo come fruizione, come tipologia di contenitore ma anche come allestimenti, al fine di poter raggiungere un pubblico maggiore e differenziato. I luoghi sono stati tre scelti tra Bernalda e Metaponto. Continua a leggere

Com. stampa. Invito presso il Museo di Metaponto.

MuseoNon solo mobilitazioni. Il Comitato TerreJoniche promuove la conoscenza del territorio, la sua storia e la sua cultura.
Invito a partecipare all’inaugurazione della Mostra fotografica sul Tempio di Hera

Katya Madio, responsabile comunicazione del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche ha curato l’organizzazione della mostra fotografica “Il Tempio di Hera fra passato e presente” e il Comitato TerreJoniche insieme all’Associazione TerreJoniche A.P.S. ne hanno sostenuto e copromosso la realizzazione.
Fra i compiti dell’Associazione TerreJoniche, emanazione del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche che rimane uno spazio aperto di partecipazione e di impegno dei cittadini alluvionati nell’area metapontina e ginosina, vi sono quelli della valorizzazione della storia e della cultura del territorio. Continua a leggere

Artisti in Mostra: Cosimo Sampietro

Cosimo Sampietro nasce a Roccaforzata in provincia di Taranto nel 1856 e muore a Bernalda nel 1949.

Cosimo Sampietro, Tempio di Hera con soggetti (foto in mostra),  collezione privata, fine '800/ anni '20 del '900

Cosimo Sampietro, Tempio di Hera con soggetti (foto in mostra), collezione Galleria Foma, fine ‘800/ anni ’20 del ‘900

Trascorre la sua prima infanzia a Lecce ereditando dal padre l’arte del disegno. Quasi autodidatta visse del suo lavoro dipingendo soggetti sacri e ritratti.

Verso il 1880 fu chiamato per decorare un paio di stanze del ‘Palazzo Guida’ a Bernalda. Qui si sposò e continuò a dipingere ad olio su commissione.

Eseguì tele enormi per le chiese di Bernalda e d’altre città del Sud come la chiesa di Santa Severina nei pressi dell’altopiano della Sila e la chiesa di S. Francesco a Taranto. A Tursi, nella chiesa del quartiere della Rabatana resta una bella tela.

Il soggetto era quasi sempre di tipo religioso ma la tavolozza cromatica e le figure mostravano una qualità estetica oltre che in polemica con i classici, in sintonia con quel genere di spontaneità creativa che veniva dalla scuola di Fontainebleau e, in modo particolare di alcune ambientazioni e stilemi tipici del modo di dipingere di Paul Gustave Louis Christophe Doré. Continua a leggere

Artisti in mostra: Claudio Marchese


Nasce a Catania nel 1947. Vive e lavora in Germania da oltre quarant’anni come fotoingenieur.

Iscritto all’AIRE Anagrafe Italiani residenti all’estero.

Ha studiato i grandi della fotografia, in modo particolare Giorgio Sommer a cui si ispira.

Nei suoi frequenti viaggi in Italia scopre, negli anni sessanta, la Basilicata e con essa la cittadina lucana di Bernalda. Sono gli anni in cui realizza l’ultimo filmato che chiude la rassegna video di questa mostra.

La lentezza del tempo che scorre, i paesaggi immutati lo fanno innamorare di questi luoghi e di queste atmosfere. Decide pertanto di far sorgere una galleria fotografica in pieno centro cittadino e di chiedere la residenza nel comune lucano.

Da allora ogni estate vi ritorna con la sua famiglia e realizza eventi insoliti che evidenziano passione per il proprio lavoro e grande professionalità. Continua a leggere

Artisti in mostra: Gianna Tarantino

Clicca per vedere il Video di G. Tarantino

Clicca per vedere il Video di G. Tarantino

Nata a Taranto nel 1957, Gianna Tarantino ama definirsi “una massaia illuminata”…non si sa se dalla luce al neon della cucina dove spesso impasta orecchiette o dal flash della sua macchina fotografica, che manipola con la stessa cura che riserva al frullatore.

Rivendica con forza la “democratizzazione” della fotografia dovuta all’avvento del digitale: “E’ noto – sostiene – che con la macchinetta digitale chiunque è in grado di fare foto!”. Dunque anche lei.

La sua ricerca fotografica vuole essere un esercizio di attenzione nel momento della ricezione di un’impressione. Il suo obiettivo diventa in quel momento il mezzo per esercitare la consapevolezza di uno sguardo. In entrambi i versi. Continua a leggere

Artisti in Mostra: Giorgio Sommer

Francoforte sul Meno, 1834 – Napoli, 1914. E’ stato un fotografo tedesco.

Dopo gli studi commerciali si dedicò completamente alla fotografia, divenendo uno dei più famosi e prolifici fotografi del XIX secolo. Lavorò dapprima in Svizzera, ove produsse immagini in rilievo di montagne per il governo elvetico. Nel 1856 trasferì i suoi affari a Napoli e successivamente (1866) formò un sodalizio con il fotografo tedesco Edmund Behles (noto anche come Edmondo Behles) che possedeva uno studio a Roma. Operando dai rispettivi studi a Napoli e a Roma, Sommer e Behles divennero i più prolifici produttori di fotografie in Italia. Il catalogo di Sommer includeva immagini dai Musei Vaticani, dal Museo archeologico nazionale di Napoli, le rovine romane a Pompei, ma anche strade ed architetture di Napoli, Firenze, Roma, Capri e Sicilia. Le foto più belle fra tutte sono quelle da lui pubblicate nell’album Dintorni di Napoli, che conteneva più di un migliaio di immagini di architetture e “scene di vita quotidiana” napoletana. Le “scene di vita quotidiana” erano, in realtà, ricostruite in studio, essendo all’epoca impossibile, per i tempi d’esposizione, riprendere soggetti in movimento.

Nel 1872, documentò l’eruzione del Vesuvio in una serie di affascinanti fotografie. Continua a leggere

Al via alla Sala Incontro la mostra fotografica ‘Il Tempio di Hera tra passato e presente’

BernaldaMentre il  Comitato per la Difesa delle TerreJoniche  rimane uno spazio aperto di partecipazione, mobilitazione proposta di cittadini e soggetti organizzati del territorio per rivendicare la sicurezza e i diritti delle comunità, alcuni suoi componenti più attivi hanno dato vita all’Associazione TerreJoniche A.P.S (Associazione di Promozione Sociale) che interviene per elaborare, promuovere e gestire progetti ed iniziative.

Fra i fini che  l’Associazione TerreJoniche si è dato è quello di curare e valorizzare la storia e la cultura del territorio e delle sue comunità.
Nasce, cosi, il sostegno della stessa alla Mostra Fotografica “Il Tempio di Hera fra passato e futuro” che Katya Madio (Presidente dell’Associazione TerreJoniche) ha promosso e curato con la collaborazione della Soprintendenza ai Beni Archeologici di Basilicata e dell’Associazione stessa, il Patrocinio del Comune di Bernalda e il sostegno di alcuni sponsor: Galleria Foma e Hotel Giardino Giamperduto.

Segue Comunicato stampa

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